Facciamo un po’ di chiarezza

Nel mondo dello sport professionistico, le tecniche integrative, o meglio, alternative, stanno diventando sempre più popolari per potenziare le performance. Tra queste, le tecniche di respirazione sviluppate “a secco” (fuori dal gesto tecnico) rientrano in quello che è definito come preparazione psico-fisica aspecifica.

Da anni, come trainer di atleti, mi dedico ad allenamenti specifici che includono tecniche di respirazione derivanti dall’apnea, dallo yoga, e dal metodo Oxygen Advantage di P. Mckewon, di cui sono istruttore certificato. Nel 2015, sono stato anche co-autore del libro “Respiro Vivo” con il mio amico e maestro Fabio Brucini dove spiegavo come mettere in pratica attraverso semplici esercizi un benessere duraturo attraverso il respiro.

Ma, vi siete mai chiesti: “Perché è così importante sviluppare una respirazione più efficace ed efficiente?”

La risposta è semplice ma fondamentale: l’atto respiratorio è alla base di ogni attività sportiva, sia essa professionale, ludica o agonistica. Anche nell’apnea, dove la respirazione è apparentemente assente durante i tentativi di record, l’allenamento è incentrato sul migliorare le varie tipologie di respirazione per permettere al corpo di resistere più a lungo senza ossigeno.

Ecco come l’attenzione alla respirazione sta trasformando le discipline sportive:

  • Miglioramento del recupero
  • Aumento della concentrazione e dello stato di flow
  • Incremento del Vo2max
  • Simulazione di allenamenti in alta quota

Un esempio illustre viene dal documentario “The Last Dance” su Michael Jordan, dove Phil Jackson, il “Coach Zen” dei Chicago Bulls, enfatizza l’importanza degli allenamenti respiratori nella preparazione della sua squadra.

Di recente, un documentario su Alvaro Bautista, campione di Moto Superbike, ha mostrato come gli allenamenti respiratori basati sulla variabilità cardiaca possano essere decisivi per migliorare le prestazioni.

Ma come si inizia un training respiratorio? Ho contattato la mia collega di Verona, Cristina Pimazzoni, esperta del Metodo Buteyko. Questo metodo, sviluppato negli anni ’60 dal medico russo Konstantin Pavlovich Buteyko, riduce l’iperventilazione e migliora l’ossigenazione di tessuti e organi, ed è utilizzato da atleti di alto livello in tutto il mondo.

Cristina, con oltre 20 anni di esperienza nel canto, ha un’intima conoscenza del diaframma che ha applicato allo studio del Metodo Buteyko, aiutando molte persone a migliorare significativamente la propria vita. Le sue esperienze con atleti professionisti sono la testimonianza vivente di quanto il lavoro sul respiro sia cruciale per eccellere nello sport.

Vuoi scoprire di più? Ti invito a iscriverti gratuitamente al percorso informativo sul Metodo Buteyko offerto da Cristina. Trovi tutte le informazioni qui: Iscriviti al percorso informativo gratuito

Lavorare sulla respirazione e perfezionare la “consapevolezza corporea” è diventato un pilastro fondamentale nella preparazione sportiva moderna, unendo tecniche di allenamento tradizionali a quelle più innovative.

In conclusione, la maestria nel controllo del respiro non è solo un’arte riservata agli yogi o agli apneisti, ma un’abilità fondamentale che ogni atleta dovrebbe sviluppare per esprimere il massimo del proprio potenziale sportivo. Il Metodo Buteyko, con la sua approccio scientifico e pragmatico, offre strumenti concreti per migliorare la performance respiratoria e, di conseguenza, le prestazioni generali.