Fabio, il mio insegnante per le tecniche di respirazione, una volta mi disse riguardo alla costanza nel praticare gli allenamenti specifici per quello che stavo facendo con lui:
“meglio poco di qualcosa che tanto di nulla”
F. Brucini
Nel Wellness infatti la costanza risulta essere il tuo miglior alleato. Tanti dei miei clienti iniziano a settembre a fare attività fisica una sola volta o due al massimo a settimana (il che sembrerebbe anche poco) ma non saltando quasi mai le sessioni di allenamento, arrivano a Giugno/Luglio dell’anno successivo che stanno veramente bene. Il loro obiettivo è un rinforzo muscolare generico con inserimenti di lavoro su attività di cardio-fitness a circuito. Il risultato che ne deriva è che, senza sforzo, si riesce a “rimanere in forma” ed apprezzare uno stato di salute generale a 360°. Non è facile dare continuità ma è possibile dopo un “deciso” impegno iniziale a rendere ciclica un attività in modo che l’organismo stesso poi lo richieda.
Da un articolo apparso sul European Journal of Social Psychology risulta che, da uno studio effettuato su 96 persone, per abituarsi ad una attività in modo che diventi più facile effettuarla (senza sforzo) sono necessari almeno 66 giorni. Questo perché la mente e il corpo necessitano di uno stimolo costante nel tempo per adattarsi ed abituarsi. Diciamo che l’allenamento sta tutto li. LA COSTANZA. In gergo erroneamente viene detto “non bisogna mollare mai”; in realtà questo detto è valido per chi fa un attività sportiva ed agonistica orientata ad ottenere dei risultati. Per quanto riguarda il benessere e la salute non è proprio corretto. Credo che sia più giusto assumere un atteggiamento del tipo:
“è necessario un impegno costante e duraturo per sostenere il tuo desiderio di rimanere in forma ed in salute”
A. Pardocchi
Il classico detto americano “no pain non gain” non funziona con il benessere. Lo ripeto, se obbligo il mio sistema nervoso a carichi di lavoro “NO PAIN” avrò solo problemi, anche se ho la tartaruga scolpita sulla pancia ! Non sempre avere un bel aspetto fisico significa stare bene. Basta prendere per esempio il mondo dello sport agonistico professionistico ed amatoriale. Io, per esempio, dal 2003 al 2008 ho praticato triathlon (nuoto-bici-corsa) a livello amatoriale ma con carichi di allenamento che in fase di picco erano anche di 16-20 ore la settimana. Fisicamente (a livello estetico) stavo bene, diciamo che avevo un bel aspetto, ma il mio binomio corpo-mente non stava bene. Avevo livelli ematici (emoglobina, ematocrito, ferro, ferritina) molto bassi ed ero diventato un asociale (praticamente lavoravo e mi allenavo solamente); tutto questo “malessere” per migliorare un “misero” personal best.
Non è la strada che consiglio a chi vuole godersi veramente la vita e stare bene con se stesso !!
Concludendo dico che è sicuramente necessario un impegno costante e duraturo nel tempo, a volte bisogna sforzarsi un po, ma con un po di pazienza si riescono ad ottenere risultati di benessere veramente straordinari….. E come dice un mio collega :
“IL CAMMINO VERSO LA SALUTE ED IL BENESSERE NON E’ UN MESE, UNA DIETA, UN PERIODO DOVE CORRO E CAMMINO, E’ UN ATTO D’AMORE CHE DURA UNA VITA”
F.Menconi