L’argomento di questo articolo me lo ha suggerito una mia amica durante uno speech riguardo al Counseling nello sport, facendomi una domanda diretta, che è il titolo. Lei mi ha anche specificato una cosa importante: – “premetto che a me non piace niente riguardo all’attività fisica”. Io gli ho detto: Bene, perché di sicuro ti avrei consigliato una cosa che ti poteva piacere…. Pensa un po’. Quindi, la situazione si fa intrigante. Fare un’attività fisica per la salute ed il benessere senza avere la benché minima voglia o desiderio di farla. Be’, cara la mia Patrizia, se avessi la soluzione assoluta a questo quesito, probabilmente, avrei la possibilità di diventare milionario come è successo a tanti imprenditori Guru del mondo Fitness. Ma torniamo a noi. Ebbene sì! Esiste una metodologia di esercizio che in teoria e in pratica è la migliore che potresti fare. Basta prendere quello che ci dice la letteratura scientifica riguardo a: fisiologia, metodologia dell’allenamento, sistema nervoso autonomo, sistema neuroendocrino e psicobiologia. Facile? No! Lo fanno in tanti? No! Alla base di questa metodologia sta una considerazione logica. Bisogna fare in modo che il “pacchetto mente-corpo sia in sincronia”. Bisogna aumentare la percezione riguardo al movimento. E’ necessario sviluppare la consapevolezza corporea, ovvero sentire come ci muoviamo e percepire il corpo durante il movimento stesso. La logica è: “se io faccio muovere il mio corpo solamente per inerzia esso imparerà solo il 10% di quello che gli sto trasmettendo”. Ma cosa gli starei trasmettendo? Percepire l’adattamento. Il corpo umano è una fantastica macchina che modula milioni, o miliardi di informazioni in ogni istante della nostra vita. Per esempio: facciamo conto di doversi laureare in Architettura. Dovremmo andare a lezione, studiare, probabilmente disegnare, dare esami per almeno 5 anni o più. Bene noi dobbiamo fare la stessa cosa e portare noi stessi all’università del benessere attraverso lo strumento del movimento. Non dico Ginnastica o Sport…….. dico MOVIMENTO CONSAPEVOLE. Ma allora? Che caspita bisogna fare? Dove devo andare? Chi devo pagare? Quale APP devo scaricare? Quale corso devo fare? Esiste una solo risposta: Devi imparare a vivere il tuo corpo e migliorare la sensibilità in esso senza passare per forza dalla mente. Niente Palestre, niente APP, niente corsi. Solo provare, vivere, sbagliare e riprovare ancora, ancora ed ancora. Senza un risultato in mente, senza obiettivi temporali o prestativi. Una cosa DIFFICILISSIMA! Non esiste nessuno che ti da un voto, che ti dice bravo o brava, solo te ed il tuo corpo. Non ce la fai? CAVOLI TUOI! Se stai male vuol dire che stai portando a spasso una versione di te che ha qualche problema. Punto. Ed allora che caspita dobbiamo fare? Proviamo a strutturare un “eventuale ed approssimativo protocollo di intervento” (approssimativo perché non va bene per tutti in senso assoluto, questo deve essere chiaro).

  1. Respira, ascolta il tuo respiro a riposo, in posizione del loto, sul cesso o in Tribunale. Fallo dove ti pare ma fallo!
  2. Quando sei a riposo rallenta il tuo respiro, meno respiri meglio è! Se respiri a 20 o più atti respiratori al minuto hai un problema, te lo assicuro!
  3. Fai un bel riscaldamento: camminata, corsetta, bici, cyclette scala l’Everest (se ce la fai in 5/10 minuti) ?.
  4. Esegui degli esercizi per migliorare la tua flessibilità muscolare e la tua mobilità articolare. Si può prendere spunto dal metodo dello streching globale attivo di Philippe Souchard.
  5. Nella parte centrale eseguire da 10 a 20 min massimo di Circuit Training basato su 6-8 sessioni di esercizi muscolari effettuati a media/alta intensità con un carico temporale. Un esempio potrebbe essere il protocollo Tabata 20/10. Ad ogni stazione corrisponde un esercizio per 20 sec di esecuzione e 10 sec di recupero per spostarsi nella stazione successiva. E’ più complicato a scriverlo che a farlo fare. La cosa importante è che questa tipologia di training andrebbe eseguita ad alta intensità, con un ampio recupero tra un circuito e l’altro. Non servono macchine, gli esercizi possono essere effettuati a corpo libero o con piccoli strumenti, pesini, elastici, tavolette per l’equilibrio etc. etc.
  6. La parte finale è relegata al rilassamento. E’ possibile eseguire sempre esercizi di respirazione in modo statico (sdraiati) o dinamico (camminando). La cosa importante è che l’esecuzione della respirazione deve essere sempre concentrata su un’espirazione più lunga dell’inspirazione (esempio 3 sec inspiro-6 sec espiro) per almeno 5-10 min.

Questa è una linea guida di base con l’obiettivo di poter costruire un’attività mista per migliorare il proprio benessere e direi anche, col tempo, la propria salute. Ovviamente farlo da soli è pressoché impossibile per 2 motivi: 1) se non si è degli esperti del movimento non si conoscono gli esercizi. 2) Non si ha la spinta motivazionale sufficiente per eseguire tale protocollo con continuità. Quindi è bene farsi seguire da un istruttore qualificato delle attività motorie.

Concludendo vorrei specificare il senso logico di tale protocollo, magari, per gli addetti ai lavori. La prima cosa è che se non impariamo a modulare il Sistema Nervoso non ha senso fare Ginnastica a caso come vedo spesso fare nelle palestre. Migliorare la respirazione e quindi lavorare su di essa ha questo scopo specifico. La seconda cosa è che fare attività in steady-state non crea adattamento, camminare ore sul tapis-roulant non fa male ma è tempo pressoché sprecato, quindi bisogna fare esercizi per il rinforzo muscolare a media-alta intensità (L’HIIT va oramai di moda). La terza cosa è che bisogna, anche, concentrarsi sulla mobilità e l’elasticità e…. non è tempo perso! Quarto non sono gli esercizi che si fanno ma è estremamente importante avere piena consapevolezza dell’esecuzione mentre si fanno, bisogna aprire i canali “sensoriali” così aumentiamo la connessione mente<->corpo e tutto questo ha effetti benefici straordinari.

Ed allora qual è la difficoltà? Be’, in effetti di cose ne ho dette tante e quindi non è poi così semplice strutturare un protocollo ad personam. Io credo che la problematica più grande stà nel farla in modo continuo e duraturo. That’s It! Io infatti consiglio sempre di praticare un’attività fisica che piace, che diverte, altrimenti è veramente difficile, al mondo d’oggi, avere una spinta interiore che ci faccia muovere per la nostra salute. Comunque sia ….. IO CI PROVEREI! ;-).